Tanto per chiarire subito, quando nel CrossFit si parla di Mobility si intende una serie di movimenti eseguiti generalmente durante la fase di riscaldamento, i quali hanno il compito di preparare la muscolatura al successivo WOD, apportando nel frattempo una serie di benefici, sia immediati, che a lungo termine, a tutto l’organismo. Il concetto di Mobility va ben oltre quello di stretching dato che, come sostiene l’ideatore di Mobility Wod, il Dott. Kelly Starret, mentre lo stretching si occupa solamente dell’allungamento dei muscoli, la mobility che si fa ad inizio WOD oltre ad allungare ed accorciare i muscoli, comprendendo quindi lo stretching, si occupa anche la ROM (range of motion) delle articolazioni, della tensione muscolare dei tessuti molli, della coordinazione neuromuscolare, della propriocezione, della biomeccanica del posizionamento, della stabilizzazione del core oltre al trasferire agli atleti la perfetta conoscenza di ogni movimento. E’ abbastanza chiaro che parlando di mobility va ben oltre il semplice concetto si stretching.
Mobility significa, in ultima istanza, mettersi nella condizione di poter sfruttare al massimo le potenzialità del proprio corpo in modo ottimale e sicuro e di ciò è bene tenere conto prima di lamentarsi, come molti fanno, di certi dolori post-WOD che si sarebbero potuto evitare semplicemente ponendo maggior attenzione alla sessione di mobility che accompagna ogni classe.